giovedì 29 agosto 2013

Decreto del "Fai da te"

Decreto del FARE: passa la deregulation totale

Il testo governativo che consente a Regioni e province autonome di approvare con proprie leggi e regolamenti disposizioni derogatorie.

Introduce nuove deregolazioni nelle ristrutturazioni degli edifici esistenti anche in zone di pregio storico-artistico, consentendo alterazioni alla loro sagoma, in precedenza vietate.

Con la pretesa delle incombenti difficoltà economiche del settore edilizio, vedremo così ridotti gli spazi verdi e le distanze tra gli edifici

Si persegue sempre la stessa strada, non v'è proprio un cambiamento di sistema.


http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2013/08/decreto-del-fare-nel-silenzio-omertoso-passa-la-deregulation-totale/

domenica 18 agosto 2013

La costanza e determinazione nelle nostre idee, per Legnago, ci premiano ... non siamo soli, altre realtà nascono con gli stessi principi e lo stesso motto: Liberinsieme

Siracusa: Nasce il Movimento Liberinsieme.



Sintesi del programma (che condividiamo ed è fonte di ispirtazione nelle nostre battaglie):

  • ·   Coinvolgimento della cittadinanza nei processi decisionali tramite una migliore democrazia partecipata.

  • ·     Gestione locale per la sostenibilità: mettere in atto cicli di gestione efficienti dalla loro formulazione alla loro implementazione e valutazione.

  • ·     Risorse naturali comuni: assumere la piena responsabilità per la protezione, la conservazione e la disponibilità per tutti delle risorse naturali comuni. Agricoltura sostenibile, paesaggio e biodiversità.

  • ·    Consumo responsabile e stili di vita: adottare ed incentivare un uso prudente delle risorse, incoraggiando un consumo e una produzione sostenibile.

  • ·     Acquisti Verdi – rifiuti. Pianificazione e Progettazione urbana: svolgere un ruolo strategico nella pianificazione e progettazione urbana, affrontando problematiche ambientali, sociali, economiche, sanitarie e culturali per il beneficio di tutti.
  • ·    Riorganizzazione della sanità e delle politiche sociali. Lo scopo proteggere e promuovere la salute e il benessere dei cittadini.

  • ·     Città sostenibile.   Migliore mobilità, Meno traffico: riconoscere l’interdipendenza di trasporti, salute e ambiente e promuovere scelte di mobilità sostenibile.

  • ·    Economia locale sostenibile: creare ed assicurare una vivace economica locale, che promuova l’occupazione senza danneggiare l’ambiente.

  • ·   Turismo come fonte di aggregazione ed economia. Cooperazione con le attività esistenti nel territorio e programmazione sui distretti agroalimentari, culturali, gastronomici e  sportivi.

Pertanto insieme vogliamo contribuire a creare un futuro diverso, consapevole, sviluppando il senso di appartenenza alla nostra comunità."

 

venerdì 9 agosto 2013

Energia solo da fonti rinnovabili, che fa l’Italia mentre il mondo si sfida?



di Maria Rita D'Orsogna | 25 luglio 2013

“The technology is in place; 
anyone who tells you we can’t bring about a system 
based on 100% renewable energy sources right now 
probably acts out of vested personal interest.”

La tecnologia esiste.
Chiunque vi dice che non si puo’ creare
un sistema basato al 100% sulle energie rinnovabili
probabilmente agisce sulla base di interessi personali. 

Timon Meyer, Senior Advisor, Clean Tech Business Park, Berlin

Abbiamo investito in modo dissennato nelle energie rinnovabili, 
eravamo ubriachi? 

Paolo Scaroni, Amministratore Delegato, Ente Nazionale Idrocarburi

It always seems impossible until it’s done

Nelson Mandela

In Italia la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è 
stata del 24.5% nell’anno 2011, un buon risultato se si pensa che in 
Germania invece la quota di energia elettrica da rinnovabili nell’anno 
2012 è stata del 23%. Ci sono altre realtà in cui è stato fatto anche 
di meglio: in Spagna al 2009 erano arrivati al 35%, in Svezia al 2012 
la quota prodotta e’ stata del 48%, in Portogallo nel 2010 invece si 
era al 50%. In Norvegia – la patria del petrolio – la produzione di 
elettricità da rinnovabili è al 99%, grazie all’energia idroelettrica e 
così pure in Islanda dove siamo invece al 100% grazie ad un mix fra 
geotermico ed idroelettrico.

E la tendenza a produrre energia in modo sostenibile non riguarda 
solo i paesi occidentali: in Perù lo sviluppo di energia rinnovabile è 
stato dichiarato priorità nazionale, in India lo stato del Gujarat sta 
seguendo un programma aggressivo di solarizzazione, e così pure in 
Marocco e finanche in Arabia Saudita.

Ma non è tanto lo status quo quello che è veramente importante quanto 
l’idea che il futuro non è più carbone, petrolio, fracking e buchi-
buchi-buchi. Questa era l’energia del 20esimo secolo, quando non 
sapevamo fare di meglio che massacrare madre natura.

Sono passati cento anni, il petrolio ha segnato per molti versi anche 
in positivo un’era – quella dell’automobile, del volo aereo, del 
benessere diffuso – ma ha portato con sé, è innegabile, tanti problemi. 
Inquinamento, giochi politici, speculazioni finanziarie e non da ultimo 
i cambiamenti climatici.

Il futuro è allora rendersi conto che non dobbiamo per forza 
continuare su questa strada. Che le alternative ci sono, e che se le 
cerchiamo e le vogliamo, si può transizionare dalla melma petrolifera 
al sole, al vento e all’acqua, e che questo non vuol dire tornare alle 
caverne. Ci vuole solo il coraggio, e la voglia di andare incontro al 
21esimo secolo invece che restare aggrappati a modelli vecchi e 
superati.

Non è un caso che in tutto il mondo inizia a germogliare l’idea del 
100% da rinnovabili.

La Svezia l’ha già annunciato: essere la prima economia mondiale oil-
free nel 2020. Si, oil free, programmano di sostituire anche la benzina 
con carburante da fonti rinnovabili. Ci riusciranno, non ci 
riusciranno? Non lo sappiamo. Intanto si sono posti questo obiettivo, 
ambizioso e di ispirazione per tutti. Anche la Scozia ha annunciato di 
voler generare il 100% della sua energia da fonti rinnovabili entro il 
2025, mentre la Danimarca ha in programma di dire adios a tutte le 
fonti di energia fossile nel 2050. Last but not least, le Filippine che 
il giorno 8 Luglio 2013 hanno annunciato di volere arrivare al 100% di 
energia da fonti rinnovabili nei prossimi 10 anni.

Il campo delle rinnovabili è in piena espasione, i costi 
diminuiscono, le tecnologie migliorano. Dal canto suo, International 
Energy Agency afferma che entro il 2016 l’energia rinnovabile supererà 
quella prodotta dal gas e sarà il doppio di quella prodotta dal 
nucleare, diventando la seconda fonte elettrica dopo il carbone. Fra 
quattro anni, non fra quaranta!

L’impeto verso le fonti di energia rinnovabili portano con sé anche 
mille altre opportunità imprenditoriali, e di ricchezza diffusa: ad 
esempio a Berlino nel 2015 nascerà il CleanTech Business Park, 90 
ettari per ricerca e sviluppo di progetti di energia verde: 
conservazione e stoccaggio, design e produzione. Sarà il più’ grande 
complesso industriale di Berlino.

Se avessimo un po’ di coraggio e di lungimiranza in Italia, 
smantelleremmo l’Ilva di Taranto, faremmo bonifica e pulizia, 
riqualificheremmo tutti gli operai, inviteremmo le migliori menti del 
mondo e lo faremmo qui il Clean Tech Italia.

domenica 4 agosto 2013

Amia e Lese: Non è tutto oro ciò che luccica … se a farne le spese sono gli operatori.




Legnago - Amia e Lese hanno assorbito le azioni di Emmaus
[Pubblicata il 06 Agosto 2012 alle ore 16:54:08 in Verona Provincia]
La società che ricicla la plastica ha rilevato un ramo d´azienda.
Drv acquista Transeco ed è leader del settore.
Drv cambia il proprio assetto societario e fa shopping nel settore dello smaltimento dei rifiuti speciali recuperabili con l´acquisizione del ramo di azienda di Transeco srl che si occupa di macinazione e commercializzazione di materie plastiche. Dopo aver rilevato il 4 per cento del capitale sociale dalla cooperativa Emmaus, il terzo socio fondatore attualmente in liquidazione, la «Differenzia Recupera Valorizza» - società guidata ora, con il 50 per cento di azioni ciascuna, da Lese (a sua volta partecipata al 51% dal comune di Legnago) e Amia, che gestisce l´impianto per la selezione ed il riciclo della plastica inaugurato nel 2006 nella discarica di Torretta - ha perfezionato un´operazione da 527mila euro inglobando un segmento strategico della srl controllata da Amia. La quale è specializzata in recupero e trattamento degli scarti di lavorazioni industriali e bonifiche ambientali oltre che nella triturazione della plastica.
Le mire di Drv che, dopo aver chiuso l´ultimo bilancio con un utile di 115mila euro, punta non solo a consolidare il più importante sito veronese del settore completando una filiera finora zoppa. «Ma anche», evidenza Giammaria Spinelli, presidente di Drv e Lese, «a rafforzare ulteriormente la sinergia con Amia in ambito provinciale, garantendo interessanti prospettive di sviluppo a quello che è considerato l´impianto di riferimento del Corepla (Consorzio recupero plastica) per le province di Verona, Mantova, Trento e Rovigo».
La «cura ingrassante» di Drv è stata sostenuta dal Cda della società, che ha ritenuto opportuno implementare la linea di recupero di materie plastiche fino alla produzione di materie prime da commercializzare successivamente sul libero mercato. «Un aspetto, questo, fondamendale», assicura Spinelli, «che ci permette di affacciarci in un panorama industriale più ampio, che prima non poteva essere preso in considerazione. Ora, uno dei punti chiave del piano industriale, sottoposto la scorsa primavera 
all´assemblea dei soci, è stato raggiunto».
Terminato il risanamento della società, che impiega 80 addetti in tre turni gestiti dalla cooperativa «Meg service», Drv mira così ad implementare i quantitativi trattati nel 2011 quando furono raggiunte le 23.400 tonnellate, con un incremento del 41 per cento rispetto ad un 2010 da dimenticare. «L´obiettivo», annuncia Spinelli, «è di arrivare a fine 2012 a 27mila tonnellate. Nel frattempo siamo impegnati ad ampliare lo stabilimento ricavato a Torretta su un´area di 14mila metri quadrati in previsione anche del trasferimento, nell´arco di sei mesi, del ramo di azienda acquisito da Transeco».
In questa prospettiva, Drv ha già ottenuto, su  richiesta al Comune, di  poter costruire un nuovo magazzino di stoccaggio e un blocco uffici, che andranno ad accrescere il patrimonio della società per la quale sei anni fa furono investiti 6,5 milioni di euro.

Tutto bene dunque, l’impresa è sana, i debiti ripianati, gli utili  e  relativi dividendi rimpinguano le casse comunali.

Ma alle domande Gli operai sono soddisfatti?  Lavorano seguendo dei turni umani? Godono di assistenza convenzionata? di tredicesima? Quattordicesima? premi di produzione, e altri benefit.

Ecco che compaiono le sorprese:


COMUNICATO STAMPA


Legnago, 01 agosto 2013
 Dopo tre lunghi ed estenuanti incontri tra l’Associazione per i Diritti dei Lavoratori (ADL-COBAS) e la cooperativa MEG SERVICE, ditta in appalto alla DRV di Legnago (VR) che a sua volta gestisce la discarica di Torretta ed è controllata da AMIA e LESE, in merito al versamento degli arretrati dovuti ai lavoratori, relativamente alla maggiorazione del 4% per turni avvicendati prevista dal CCNL, ma che la cooperativa non ha mai erogato ai suoi soci lavoratori (circa sessanta), le trattative si sono interrotte a causa dell’arroganza della cooperativa sostenuta dal proprio consulente dello studio Meggiorini.
Dopo la prima iniziativa di protesta, effettuata dai lavoratori con un’ora di sciopero proclamato il primo luglio scorso, la Meg Service si è resa disponibile ad effettuare il conteggio degli arretrati, cercando però di ridurre l’entità degli importi dovuti: dapprima con il tentativo di accollare ai lavoratori le spese di presunti danni sulle attrezzature aziendali, verificatesi negli anni scorsi; poi tentando di scalare un premio produzione, erogato erroneamente ai lavoratori nei tre anni dei rapporto con MEG SERVICE, secondo le informazioni fornite ai rappresentati sindacali dal consulente dell’azienda.
Altra importante questione per i lavoratori è la retribuzione della pausa, riconosciuta ormai dappertutto e che l’ADL COBAS ha proposto di pagare come ticket restaurant. Proposta respinta dall’azienda o disposta ad erogarla in maniera irrisoria, chiedendo come contropartita un pesante taglio sugli arretrati spettanti ai lavoratori (4% di cui prima).
In questa situazione i lavoratori, decisi ad andare fino in fondo sulle proprie richieste e che già lo scorso 22 giugno avevano avviato lo stato di agitazione, hanno proclamato uno sciopero di otto ore, che interesserà il turno pomeridiano odierno e quello di domani mattina.
Della vertenza in corso sono stati informati sia l’appaltante che il committente Non sappiamo se l’amministrazione di Legnago è informata di quello che sta accadendo in una azienda controllata dal proprio comune. Auspichiamo un suo intervento volto a venire incontro alle legittime richieste dei lavoratori, soci di MEG SERVICE, e far rientrare lo stato di agitazione.
 Legnago, 01 agosto 2013
 ADL-COBAS       

SECONDO INCONTRO DI LIBERINSIEME VENERDI 6 MARZO 2009. QUALE SICUREZZA PER LEGNAGO?

SECONDO INCONTRO DI LIBERINSIEME VENERDI 6 MARZO 2009. QUALE SICUREZZA PER LEGNAGO?
Casette di Legnago venerdi 6 marzo alle ore 21 presso aula magna scuola media. Scarica il volantino in pdf.

INCOTRIAMOCI E PARLIAMO

INCOTRIAMOCI E PARLIAMO
PORTO di LEGNAGO - SALA CIVICA - Giovedì 12 febbraio alle ore 21.Scarica la locandina e l'invito in pdf